lunedì 5 dicembre 2016

Quali scenari dopo le dimissioni di Renzi?

Matteo Renzi

La netta vittoria del no nel referendum costituzionale sulla riforma voluta dal governo Renzi ha portato il premier a dichiarare di rassegnare le sue dimissioni.

Il 60% dei votanti ha respinto le proposte di modifica costituzionale e mandato un chiaro segnale a difesa della costituzione repubblicana e di conseguenza contro il governo Renzi, il quale con spirito democratico ne ha tratto le conseguenze rassegnando le sue dimissioni.

Si apre a questo punto una crisi di difficile soluzione per il capo dello Stato Mattarella il quale dovrà assegnare un nuovo mandato.

La soluzione più probabile al momento pare quella di incaricare una figura istituzionale, probabilmente il presidente del senato Grasso o il ministro Padoan, al fine di rassicurare l'unione europea, assegnando loro il compito quanto meno di approvare una nuova legge elettorale per consentire nuove elezioni ma sostanzialmente di evitare elezioni a breve scadenza per consentire una riorganizzazione dei partiti tradizionali.

Al momento attuale l'italicum approvato dal governo Renzi sarebbe stato valido solo per una camera e quindi non potrebbe esprimere una reale maggioranza, resta la precedente legge elettorale che però era stata mutilata dalla Corte Costituzionale, residuandone una legge proporzionale.

Il cambiamento più immediato potrebbe essere quello di una maggioranza simile a quella del governo Renzi ma appoggiata eventualmente anche dal partito di Berlusconi, seppur esternamente, che in questo caso potrebbe rientrare nei giochi di governo ed avere un peso istituzionale determinante.

Resta da vedere quale potrebbe essere il vantaggio per il centro destra a presentarsi diviso con Forza Italia che appoggia, seppur dall'esterno, un governo e la Lega che resta all'opposizione.

Resta in attesa il Movimento 5 Stelle, il quale propone di andare al voto con la presente legge elettorale e che comunque attende al varco  un governo che si possa consumare nel tempo ed evidenziare ancora di più le contraddizioni della classe politica con lo scopo di arrivare alle future elezioni in una posizione di forza.

Nei prossimi mesi comunque, nonostante si formerà un governo, la vera battaglia si svolgerà all'interno del Pd in cui si giocherà la leadership del partito tra Renzi e la sinistra che sta tentando, attraverso D'Alema, di riprendersi la maggioranza del partito.

L'esito di questo referendum segna la fine di un periodo della storia della politica che fa riferimento all'ex presidente Napolitano, il quale aveva voluto fortemente la riforma costituzionale ed aveva in qualche modo influenzato la vita politca, anche in modo oscuro, dalla caduta del governo Berlusconi fino alle nomine dei governi Monti, Letta ed infine Renzi.

Spetterà ora a Mattarella il difficile compito di sbrogliare l'attuale complessa situazione politica.