lunedì 23 gennaio 2017

Hamon ed il risveglio della sinistra in Francia ed in Europa



Benoît Hamon è il vincitore del primo turno delle primarie francesi del partito socialista come  candidato  alle presidenziali . Hamon sfiderà l'ex primo ministro Manuel Valls nel secondo turno del 29 gennaio. 

Hamon rappresenta l’ala più di sinistra del partito ed è considerato uno dei “frondeur”, cioè un socialista interno al partito ma critico del governo di Valls e di Hollande. Hamon ha sempre rivendicato di essere un politico di sinistra ed è stato molto critico verso il governo di cui ha fatto parte e verso Manuel Valls, in particolare. Hamon è stato anche uno dei primi ad annunciare la sua candidatura alle primarie.

Il programma di Hamon si basa sul “reddito universale” – quello che da noi viene chiamato reddito di cittadinanza, cioè un reddito base mensile per tutti o per certe categorie di persone, indipendentemente dal fatto che abbiano un lavoro o meno.

Il reddito minimo di cittadinanza oggi è tornato di attualità in molti paesi del mondo, per i timori che i robot e l’intelligenza artificiale siano una minaccia per intere categorie professionali e per separare, di fatto, la sussistenza dal lavoro.

Quello proposto da Hamon, in realtà, non è un vero e proprio “reddito universale” per tutti i francesi, almeno all’inizio. Il candidato ha parlato per il 2018 di una Revenu de Solidarité Active (RSA) rinnovata: nelle sue intenzioni dovrebbe essere aumentata di circa il 10 per cento per arrivare a 600 euro mensili e dovrebbe essere versata senza condizioni a tutti gli aventi diritto. La RSA è un tipo di aiuto dato dallo stato francese e in vigore dal 2009: serve a completare uno stipendio troppo basso per certe categorie di cittadini in difficoltà e a incoraggiare l’attività professionale nel momento in cui si ritrova un lavoro.

Hamon si è occupato molto anche di ambiente: propone di abbandonare il diesel entro il 2025, di ridurre la quota del nucleare nella produzione di elettricità, di chiudere alcuni impianti e di introdurre un’IVA agevolata per i prodotti che rispettano l’ambiente.  Hamon è favorevole alla legalizzazione dell’eutanasia attiva, alla procreazione medicalmente assistita per donne single e coppie omosessuali e alla legalizzazione della cannabis. Non è favorevole invece alla gestazione per altri.

In temi economici ha parlato di rottura rispetto al precedente governo di Hollande e Valls: vorrebbe per esempio abrogare la legge del lavoro, una delle riforme più contestate degli ultimi anni che è passata senza voto e senza discussione all’Assemblea nazionale.

Una base programmatica che ripropone la sinistra sullo scenario nazionale francese ma anche europeo, trovando sponde in molti altri paesi su punti comuni.

La politica di Hamon potrebbe ridare alla "gauche" il ruolo di effettivo rappresentante delle fasce più deboli che invece adesso  rivolgono la propria attenzione e protesta maggiormente alla destra populista.