venerdì 11 novembre 2016

È morto un poeta, Leonard Cohen


Nel 2016 sono morti alcuni mostri sacri della musica mondiale, tra questi sicuramente Leonard Cohen.
È  morto all'età di 82 anni il cantautore canadese, che,  forse con Dylan, é stato il più importante cantautore della storia della musica cosiddetta leggera.

Leonard Cohen era nato a Montréal, nel Quebec, nel 1934. Cohen sin da giovanissimo ha cominciato a scrivere versi e poesie: l’attività di poeta e scrittore l’avrebbe poi mantenuta tutta la vita parallelamente a quella di musicista. Come musicista  raggiunse il successo internazionale tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, ma è di Asti da allora nel cuore di moltissimi fans per la sensibilità dei suoi testi e la profondità della sua voce "dance me to the end of the world" “Chelsea Hotel no. 2“. Alle sue grandezze come autore e musicista si associarono poi per tutta la sua carriera un fascino e uno stile eccezionali e adorati dal suo pubblico in tutto il mondo.

Secondo Rolling Stone “Cohen era l’eminenza grigia di un piccolo pantheon di cantautori estremamente influenti che emersero tra gli anni Sessanta e Settanta. Solo Bob Dylan esercitò un’influenza più profonda sulla sua generazione, e forse solo Paul Simon e la sua connazionale canadese Joni Mitchell lo eguagliarono come poeti della canzone”. Per il Washington Post “i suoi versi erano scritti con tale grazia e profondità emotiva che la sua capacità compositiva era ritenuta quasi sullo stesso livello di quella di Bob Dylan, anche dallo stesso Bob Dylan”.


Cohen aveva parlato dell’assegnazione del premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan poche settimane fa durante un evento organizzato al consolato canadese a Los Angeles. Qualcuno gli aveva chiesto che cosa pensasse dei complimenti che gli aveva recentemente fatto Dylan, e che erano stati pubblicati in un lungo profilo dedicato a Cohen sul New Yorker. Cohen aveva detto che Dylan era stato molto generoso nei suoi confronti, e aveva aggiunto: «Non dirò nulla su quello che Dylan ha detto su di me, ma sul fatto che ha ricevuto il premio Nobel dirò che per me è come aver dato al monte Everest una medaglia per la montagna più alta del mondo".

Qui l'interpretazione di Tower of song con gli U2


Un'intervista alla BBC